Corse di camoscio

Da un canalino laterale, sopraggiunse un altro maschio, anche questo nero come la pece, dai fianchi sudati. Dopo una breve sosta come a voler puntare il maschio indaffarato, si gettò come in picchiata giù nel canalino. Si sentivano solo gli schiocchi degli zoccoli sulla roccia e lo schiantare del pietrisco smosso nella fulminea discesa.
Quando gli zoccoli morsicarono la teppa (cotica erbosa), il camoscio accelerò ancora la discesa giungendo come un rapace sulla schiena dell’ignaro maschio colto con il naso ancora sprofondato tra le cosce di una femmina.

Dal racconto "Cuor di camoscio"